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L'utilità dell'amniocentesi nonostante le paure

 
L'amniocentesi è un'analisi clinica che consiste nel prelievo transaddominale, attraverso un ago lungo e sottile, del liquido amniotico dalla cavità uterina. Si tratta di una procedura molto importante che consente di diagnosticare in maniera precoce una serie di malattie gravi, sindromi e difformità. Intorno all'amniocentesi si sono sempre scatenate molte critiche, alcune basate sull'assunto, poi rivelatosi sbagliato, che l'utilizzo dell'ago potesse provocare l'aborto spontaneo della futura mamma, altre invece basate sull'eterno problema della scelta, in capo alla donna, di volere interrompere la gravidanza se a conoscenza di patologie gravi ai danni del feto. La finalità di questo tipo di analisi è proprio quello di informare i futuri genitori degli eventuali problemi di salute a carico del feto per consentire loro la più ampia libertà di scelta, sia nel proseguimento che nell'eventuale interruzione della gravidanza. Mediante tale analisi è possibile conoscere preventivamente, sin dalla 16esima settimana, la presenza della sindrome del cromosoma x, detta anche sindrome di Down e la presenza di fibrosi cistica, una malattia terribile ai danni dell'apparato digerente e respiratorio che condanna ad una vita breve e ricca di sofferenze. E' altresì possibile diagnosticare altre forme di deficit quali la sordità congenita, il ritardo mentale, dipendenti dalla mutazione genetica del cromosoma x, la distrofia muscolare di Duchenne, una malattia degenerativa dei muscoli, la talassemia, la c.d. anemia mediterranea, una malattia del sangue che comporta continue trasfusione, insieme a tante altre. Il conoscere preventivamente consente anche un'immediata predisposizione di cure adatte.
 
 
 
 

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