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Esperienze drammatiche in sala parto: ma me lo stai raccontando davvero ?

 
Perchè ... c'è da chiedersi perchè ... nel momento in cui la pancia comincia a fare capolino sotto la maglietta tutti si sentano in diritto di condividere le proprie esperienze di parto, soprattutto in caso di primo figlio. In attesa dal ginecologo, durante la pausa caffè in ufficio o addirittura in coda in posta; chiunque si sentirà in diritto di raccontare la propria esperienza in sala parto non tralasciando dettagli splatter. Vi sembra normale dire ad una donna evidentemente appesantita e con sbalzi ormonali importanti che il vostro travaglio è durato 26 ore? Durante le quali non avete mangiato vi hanno somministrato 4 epidurali ed alla fine vi hanno messo 30 punti? O ancora pensateci bene, vi farebbe piacere, mentre bevete il vostro caffè per non cadere addormentate sulla scrivania, sapere che la collega del piano di sotto ha partorito la settimana scorsa e le ostetriche hanno dovuto saltarle sulla pancia? Se fra un mesetto dovrò entrare in una sala parto sapere cosa sia lo scollamento dell'utero non è tra le informazioni di vitale importanza ed in caso di cesareo la sensazione di rimescolamento non deve essere descritta ad una futura mamma. Esistono poi le leggende metropolitane: bambini troppo grossi nati con parto naturale che hanno causato la doppia lussazione delle anche alla madre, gestanti arrivate talmente dilatate da aver partorito in piena accettazione, e secondi parti naturali dopo un primo cesareo che hanno causato danni irreparabili. Basta basta basta .... scappate ai primi segnali di conversazione oppure insultate pesantemente chi avete di fronte ... tanto c'è sempre la scusa degli ormoni.
 
 
 
 

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