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ormoni in gravidanza: come cambiano e su cosa influiscono

 
Con il pancione gli ormoni presenti nell'organismo femminile prima della gravidanza aumentano e altri, specifici del periodo della gestazione, fanno la loro comparsa. Qualche sensazione di inadeguatezza, l'umore un po' ballerino, insonnia e pensieri negativi che di tanto in tanto si affollano in testa possono dipendere dagli estrogeni che aumentano in modo progressivo via via nel corso della gravidanza per poi precipitare 24 ore dopo il parto. A questi ormoni si deve però la formazione della membrana dell'utero e l'aumento del flusso sanguigno che, a volte, arrossa leggermente la pelle della futura mamma. Il cosiddetto "ormone della gravidanza", l'HCG o gonadotropina corionica, viene invece prodotto, nel momento stesso in cui si rimane incinta. Viene generato dalla placenta che inizia a svilupparsi nell'utero dopo la fecondazione della cellula uovo. A questo ormone si devono le nausee mattutine tipiche del primo trimestre e tutti gli altri sintomi che accompagnano la gravidanza. Tuttavia, senza questo cattivo soggetto, non potrebbe essere stimolata tutta la serie di attività indispensabili per un corretto proseguimento della gestazione. Anche il progesterone ha un ruolo fondamentale durante i nove mesi di attesa, dal momento che impedisce le contrazioni uterine che potrebbero arrecare danno al feto e ha un'influenza sulla produzione del latte e sull'aumento delle dimensioni del seno. In cambio di questi favori fa notare la sua presenza provocando alla futura mamma qualche bruciore di stomaco, un rallentamento delle funzioni intestinali e le vene varicose. Il principale responsabile dell'allattamento e della produzione di latte è un altro ormone che, già nel nome, ricorda la sua funzione: la prolattina. Senza il suo fondamentale aiuto la neo mamma dovrebbe rinunciare ad allattare al seno il suo piccolo ricorrendo invece al latte artificiale.
 
 
 
 

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