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La gravidanza: 7 miti da sfatare per le future mamme

 
La gravidanza è per una donna una fase della vita particolarmente delicata, in cui l’organismo si adatta per supportare le esigenze del nascituro e, dunque, le precauzioni a riguardo non sono mai troppe. Tuttavia, esistono sette miti sul periodo di gestazione che non rientrano tra le accortezze da prendere in considerazione. Il primo mito riguarda l’accarezzare i gatti. Pur ammettendo che questi comuni animali domestici possono risultare portatori di malattie (per esempio la toxoplasmosi: http://www.medicinalive.com), le patologie vengono trasmesse solo tramite le feci e, dunque, è sufficiente lavare le mani dopo le carezze per scongiurare ogni rischo. Un altro mito ricorrente è l’impossibilità di avere rapporti sessuali per tutto il periodo della gravidanza, ma anch’esso è infondato: l’atto sessuale non rappresenta un problema e solo nell’ultima fase di gestazione occorre attenzione nel non indurre "false contrazioni". Il terzo mito invece, ovvero che il bere birra stimola la produzione di latte materno, può portare a seri disturbi. L'assunzione di alcool da parte della gestante, infatti, può compromettere il naturale sviluppo del feto. Un quarto falso mito vieta l’assunzione di caffeina, ma una regolare tazzina giornaliera non incide minimamente sulla vita del feto. Il mito sul burro di cacao come soluzione all’insorgere delle smagliature è uno dei più fantasiosi, ma in verità alcuni prodotti possono generare allergie e, casomai, tale inestetismo può essere affrontato utilizzando creme o unguenti naturali, col fine di rendere la pelle più elastica. Al sesto posto abbiamo il mito per cui camminare accorci i tempi del parto. Per quanto le lunghe passeggiate, proporzionate nei vari trimestri, favoriscano la circolazione garantendo un buon stato di salute della futura mamma, quest’altro mito è falso. L’ultimo mito, uno dei più noti: una donna gravida deve mangiare per due. Niente di tutto ciò, infatti la quantità degli alimenti non conta, ma è molto più importante la varietà e l’equilibrio degli alimenti (vitamine, fibre, omega 3).
 
 
 
 

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