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Caffè durante la gravidanza: in quantità moderate non fa male.

 
Vivamente sconsigliato durante la gravidanza fino ad oggi, il caffè viene riabilitato da uno studio recente svolto in Danimarca: in quantità moderate non nuoce alla salute del feto, dunque può essere bevuto. Si tratta di una notizia senz'altro positiva per le donne che amano il caffè, bevanda da escludere nel corso della gestazione secondo il parere di molti medici. La ricerca condotta dall'Università di Aarhus - e pubblicata sul "British Medical Journal" - cambia però le carte in tavola. Nello studio sono state coinvolte 1200 donne incinte e in condizioni di salute buone; alla metà di loro che consumava abitualmente caffè (2-3 tazzine al giorno) è stato somministrato del caffè decaffeinato, mentre alla restante metà è stato dato del normale caffè. A tutte indistintamente è stato chiesto di riferire ai ricercatori se assumessero altre bevande oppure alimenti con caffeina (ad esempio tè, coca cola etc). Dopo il parto, gli studiosi hanno analizzato tutti i dati dei due gruppi di neo-mamme, senza riscontrare differenze fra coloro che hanno bevuto caffè normale e le donne che, invece, hanno bevuto quello decaffeinato. Non vi sono differenze neppure con quelle donne che nelle ultime settimane della gravidanza avevano rinunciato al caffè. Insomma, la conclusione alla quale sono arrivati i ricercatori è semplice: moderate quantità di caffè non causano alcun problema al feto e il neonato viene al mondo in perfetta salute. Le conseguenze sul peso del neonato sorgono quando il consumo supera una certa soglia. Il limite quotidiano consigliato è di 300 mg di caffeina al giorno, che corrisponde a tre tazzine di caffè oppure a sei tazze di tè.
 
 
 
 

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