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Crescita e alimentazione di un neonato prematuro

 
Il neonato si definisce prematuro se la sua nascita avviene prima delle 37 settimane di gravidanza o con un peso minore di 750 grammi. Le cause che possono portare ad una nascita pretermine sono diverse, quali patologie della gravidanza, età avanzata della gestante o gravidanza a rischio. I neonati che nascono prematuramente devono essere sottoposti a maggiori controlli e visite pediatriche, in genere fino ai due anni di età, ma dipende dal grado di prematurità che può essere moderato, grave o molto grave. Le cure pediatriche specifiche a cui sono sottoposti non sostituiscono i normali controlli, ma sono bensì un'integrazione. CRESCITA DEI BAMBINI PREMATURI I bambini prematuri hanno più difficoltà durante la crescita in quanto il loro fisico risente dello scarso peso che hanno al momento della nascita. Per controllare la loro crescita, è stata studiata un'apposita tabella a cui si fa riferimento durante le visite pediatriche. In genere durante queste visite i parametri di cui si tiene conto sono il peso, l'altezza, il perimetro del cranio e l'apparato respiratorio. L'apparato respiratorio di un bambino nato prematuro è molto più sensibile rispetto a quello degli altri bambini, in quanto non ha avuto il tempo necessario per sviluppare gli anticorpi. Proprio per questo motivo, si sconsiglia, almeno per il primo anno di vita, di evitare i luoghi pubblici, perché il bambino è più esposto a contrarre infezioni da cui il suo organismo non è in grado di difendersi. ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI PREMATURI I bambini che nascono con il peso inferiore ad un chilo, vengono alimentati tramite una flebo, in quanto non sono in grado di alimentarsi da soli. Fino a quando il bambino non sarà in grado di nutrirsi tramite l'allattamento al seno o tramite il biberon, gli vengono somministrate tutte le sostanze di cui ha bisogno per crescere, dapprima tramite la flebo e poi con un sondino nello stomaco. Il neonato può finalmente tornare a casa quando ha raggiunto l'autonomia alimentare e l'autonomia respiratoria.
 
 
 
 

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