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Allattamento naturale al seno: esperienza unica

 
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) da sempre sostiene che l'allattamento naturale porta non solo benefici psicofisici al neonato, ma anche un grande giovamento nel suo rapporto con la mamma. Allattare al seno però è un'esperienza unica che dipende fortemente dai due soggetti interessati e lo confermano i risultati di una recente ricerca presentata in occasione della nona edizione del "Convegno internazionale sulla lattazione e sull'allattamento". In effetti non ci sono indicazioni univoche alle quali attenersi per allattare ed ogni neonato è in grado di regolarsi autonomamente in base all'appetito e alle proprie esigenze fisiche. Nella pratica concreta quello che viene delineato dal pediatra sull'allattamento al seno potrebbe essere stravolto dai singoli comportamenti di ogni nascituro. In linea generale, si può affermare che non esistono regole da rispettare. Il numero delle sessioni di allattamento e la loro durata possono variare da bambino a bambino. E' giusto dire che nei primi giorni di vita il neonato si attacca al seno ad intervalli di 2/4 ore ed impiega una trentina di minuti per sfamarsi, ma con l'aumentare dei mesi il numero delle poppate cala ed il lattante impiega meno tempo per mangiare. Nessuna regola quindi deve creare ansia e agitazione alla neomamma che può avere il timore che il latte non sia sufficiente al fabbisogno di crescita perché l'allattamento al seno si adatta in maniera naturale alle specifiche esigenze del bambino. E' consigliabile avvolgere il bebè in un abbraccio rassicurante e controllare che la testa sia leggermente più in alto rispetto al corpo, per facilitare la deglutizione, ma ogni posizione ed ogni modello di lattazione vengono stabiliti dalle dinamiche tra madre e figlio.
 
 
 
 

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