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Un piccolo terremoto in giro per casa

 
C'è qualcosa di cui una donna si rende perfettamente conto non appena diventa mamma, soprattutto quando i bambini raggiungono un'età tale per cui sono perfettamente in grado di andare in giro da soli: da quel momento in poi, non avrà mai più una casa ordinata. O per lo meno, non a lungo. E se quando il bambino è ancora un neonato si rimpiange che non dorma più a lungo per consentire alla mamma di portare a termine le faccende domestiche, quando cresce si rimpiangono anche quei rari momenti di quiete, perché quando il piccolo terremoto è sveglio non si limita a urlare e a richiedere tutte le attenzioni materne per sé, ma se ne va in giro per la casa seminando il panico. Cassetti che erano stati accuratamente sistemati e richiusi vengono aperti e nuovamente stravolti; i giochi raccattati per la casa e poi raccolti in un grande cesto vengono presi e portati in giro per le varie stanze (bagni compresi); i cuscini dei divano vengono sparpagliati, i tappeti cambiano magicamente posizione e dulcis in fundo ogni piano a portata di infante viene disseminato di briciole di biscotti neanche in casa ci fosse un novello Pollicino! Alla lunga, anche la mamma più tenace e ordinata desiste: che senso ha mettere ordine per poi tornare alla stessa identica situazione di prima?! Del resto, delimitare uno spazio della stanza destinato al piccolo di casa è pura utopia, perché lui vorrà andare esattamente dove non può andare. Eppure, chissà com'è, basta un suo sorriso birichino e la gioia di averlo accanto fa dimenticare ogni marachella!
 
 
 
 

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