Sono davvero tante le domande che sorgono durante la
gravidanza ed è bene porle per avere rassicurazioni e consigli. Tra queste sorge spesso quella relativa alla pericolosità o meno delle
ecografie. La risposta primaria è sicuramente un bel no secco. Ciò però non significa che sia possibile effettuarne una ogni volta che si ha il desiderio di farlo. L'ecografia è una tecnica strumentale per niente invasiva, né per la mamma né per il feto, dove una sonda, in maniera totalmente
indolore, scorre sull'addome e sfrutta gli
ultrasuoni che emette (onde sonore non percepibili assolutamente dall'orecchio umano), che
captano e trasformano in immagini bidimensionali, tutti i riflessi delle strutture che gli ultrasuoni stessi, attraversano. Si può capire, quindi, che la tecnica non è assolutamente invasiva.
Le linee guida del Ministero stabiliscono con certezza l'obbligo di tre ecografie da effettuare nell'intero
periodo della gestazione. Ma è di uso comune, specie se ci si affida a dei medici privati, che vengano effettuate ecografie di controllo ad ogni visita, più o meno una al mese, che permette di monitorare bene la
crescita del feto e tranquillizzare così anche la mamma in dolce attesa
ascoltando il battito del cuore del suo piccolo. Tuttavia ci sono delle perplessità sull'utilizzo delle ecografie che usano il
Doppler pulsato (una modalità che utilizza più energia) presentate dalla
SIEOG (Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica) che consiglia di non effettuare ecografie con tale sistema prima delle 10 settimane di gestazione, essendo un periodo molto delicato per lo
sviluppo degli organi embrionali. Ma si ribadisce, che il doppler viene utilizzato solo in casi necessari presentati dal
medico in seguito a risultati dubbi dati dalla normale ecografia.