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Le visite obbligatorie e facoltative della gravidanza

 
Per vivere la gravidanza nel modo più sereno possibile è bene informarsi non appena si apprende la lieta notizia su quali siano visite ed esami che è possibile o necessario fare. E’ opportuno stilare un’agenda della gravidanza annotando appuntamenti fissi e non, scegliendo quali indagini approfondite e facoltative svolgere e quali no. Queste sono le visite e gli esami da svolgere, gli esami obbligatori sono gratuiti e sono sostenuti dal Sistema Sanitario Nazionale per tutelare la maternità: - L’emocromo, per valutare la quantità di globuli rossi del sangue e gestire una eventuale anemia, nel secondo o terzo mese di gravidanza, al sesto e all’ottavo mese - La glicemia controlla gli zuccheri presenti nel sangue e serve per diagnosticare il diabete gestazionale, si effettua nel primo trimestre e poi si effettua il test della curva glicemica al sesto mese - Test HIV e epatite B e C, i virus si possono trasmettere al feto, vanno eseguiti insieme ai primi esami del sangue e ripetuti al termine dell’ottavo mese - Il Toxo test, rileva gli anticorpi della toxoplasmosi, si effettua con i primi esami del sangue e, se si risulta negative, si ripete mensilmente - Gli esami delle urine (albumina, glucosio e batteri vari) si ripetono tutti i mesi dall’inizio della gravidanza - Le ecografie obbligatorie sono tre, la prima entro il terzo mese per stabilire dimensioni e salute del battito cardiaco, la seconda è quella morfologica che permette di valutare in dettaglio la salute degli organi vitali, si effettua durante il quinto mese, nel settimo mese si effettua la terza ecografia che stabilisce la corretta crescita del nascituro. Tra gli esami facoltativi segnaliamo: - La ferritina, consigliabile se l’emocromo indica uno scarso volume di globuli rossi, si effettua tra il sesto e il settimo mese - Il test di Coombs, se la futura mamma ha Rh- e il futuro papà ha Rh+ si ricercano gli anticorpi specifici, si esegue all’inizio della gravidanza e va ripetuto mensilmente - Il Rubeo test rileva gli anticorpi della rosolia, va effettuato a inizio gravidanza se non si è state vaccinate e si ripete nel terzo mese se si è risultate immuni al primo test - La traslucenza nucale associata al bitest si effettua all’undicesima settimana, non è invasiva né rischiosa e stabilisce la percentuale di rischio di alterazioni cromosomiche, come la sindrome di Down e la trisomia 18 - La villocentesi stabilisce la presenza di malattie genetiche, si può effettuare intorno alla 12esima settimana e comporta qualche rischio di aborto perché si tratta di un esame invasivo - L’amniocentesi stabilisce la presenza di alterazioni cromosomiche, si può effettuare dopo la 16esima settimana e comporta qualche rischio di aborto perché si tratta di un esame invasivo.
 
 
 
 

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