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Come non cedere a tutte le voglie dei nove mesi

 
Durante i nove mesi di gestazione è normale avere le tipiche voglie che consistono nel desiderare di mangiare qualcosa di insolito a tutte le ore del giorno o della notte. È importante però non cedere sempre a tutte le tentazioni che si hanno soprattutto se sono numerose e se compaiono dopo aver fatto lauti pranzi. Un buon controllo del peso non solo riesce a dare alla futura mamma una buona dose di autostima ma le consentirà di rivestire gli stessi abiti a poche settimane dal parto. Non è vero che durante la gravidanza il fabbisogno calorico raddoppia ma aumenta solo di circa 350 calorie al giorno. Quindi non è permesso lasciarsi lusingare continuamente da dolciumi di varia natura, porzioni più abbondanti e gustose merendine fuori pasto. Per attenuare i morsi della fame e nei primi tre mesi il senso di nausea è consigliabile mangiare poco ma spesso. Questa tecnica consente di diluire al meglio i succhi gastrici più abbondanti del solito che provocano un fastidio costante e al contempo permette di saziare la fame generata anche dal nervosismo e non solo da una reale necessità di introdurre alimenti. Concedersi dei peccati di gola di tanto in tanto non ha mai nuociuto a nessuno, tanto meno alle donne in dolce attesa. L’importante è non eccedere né con le quantità né con la frequenza. Tenuti ben presente questi due punti fermi si può mangiare praticamente tutto: dalle patatine fritte al gelato, pizza, snack e dolciumi di vario tipo. Al pasto successivo però bisogna tener conto che già il nostro corpo ha ricevuto una buona dose di calorie ed è opportuno regolarsi di conseguenza abbondando magari con le verdure e riducendo le porzioni di pasta, riso o carne. Con questi piccoli accorgi menti le future mamme arriveranno al termine della gravidanza avendo un peso più alto da un minimo di otto chili fino ad un massimo di dodici. Questo incremento di peso è totalmente fisiologico e poco dopo il parto si ritornerà ad avere il peso di sempre senza seguire alcun regime dietetico particolare.
 
 
 
 

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