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Come diminuire il rischio di bambini sottopeso: assunzione di acido folico in gravidanza

 
L'acido folico è una vitamina idrosolubile appartente al gruppo B. Essa interviene efficacemente nello svolgimento di importanti funzioni dell'organismo. Metabolismo dell'omocisteina, sintesi e riparazione sono alcuni dei principali processi. L'acido folico, inoltre, è necessario in reazioni biochimiche che comportano divisione cellulare. In adulti e bambini, un efficace apporto di acido folico previene anemia e favorisce l'aumento dei globuli rossi. La gravidanza è un momento in cui la sua presenza è fondamentale. Alle donne che decidono di avere un bambino è consigliato di assumerlo anche prima del concepimento. Da decenni i ginecologi prescrivono acido folico alle donne in gravidanza per prevenire gravi malformazioni. Di recente, però, uno studio inglese ha fatto un'altra importante scoperta: un giusto apporto di acido folico in gravidanza riduce il rischio di bambini sottopeso. L'esperimento è stato condotto su un campione di 108 mila donne con una età media di 28,7 anni. Il 42% di esse era alla prima gravidanza e l'82% era non fumatrice. Il risultato è stato che le donne che avevano assunto acido folico hanno partorito bambini con un peso superiore rispetto a quelle che non l'avevano fatto. Risultati ancora più interessanti si sono riscontrati in donne che avevano assunto acido folico già al momento della decisione di concepire. Quindi, è fondamentale integrare la dieta della futura mamma con acido folico. Gravi malformazioni, come ad esempio la spina bifida, possono essere prevenute. Dall'altro, assumere acido folico in gravidanza riduce il rischio di bambini sottopeso. Il sottopeso è causa di mortalità infantile e l'insorgenza di gravi malattie in età adulta come diabete e ipertensione.
 
 
 
 

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