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Bambini e disegni: la casa

 
I bambini amano pasticciare con fogli e colore, disegnando con matite, pennarelli e pennelli. Qualunque sia il metodo di raffigurazione, il bambino esprime, attraverso il disegno e la pittura, se stesso, il suo grado di maturità e la sua personalità, incluse problematiche familiari e personali. I tre disegni più comunemente raffigurati dai bambini sono: la casa, se stesso e la propria famiglia. La casa nei disegni, racchiude più significati, rappresenta la famiglia, il luogo in cui il bambino vive, che ama o talvolta, odia. Questo perché la raffigurazione, nasce da ciò che per lui riveste maggior importanza. Il disegno rappresenta la percezione del bambino riguardo all'ambiente, se stesso e la sua famiglia. Da ciò si evince l'importanza di analizzare i disegni dei piccoli, in quanto esprimono dei concetti fondamentale del loro stato psichico e della loro felicità o infelicità. Quando le dimensioni dell'oggetto sono enfatizzate, il bambino vi da una enorme importanza, sia che si tratti della casa che di persone. Se si pone al centro della casa e la casa viene posta al centro del foglio, si identifica nella collocazione, una grande importanza dell'oggetto o della persona raffigurata. L'uso dello spazio, delle dimensioni e dei colori, completerà il significato che il disegno racchiude al suo interno. Intorno ai 10 anni di età, le proporzioni degli oggetti, assumono un valore legato alla realtà e alla disposizione armonica e proporzionale relativa al foglio. La casa raffigurata con porte e finestre aperte, maniglie, colori vivaci, esprime una casa accogliente, tipica dei bambini sereni dalla personalità estroversa; al contrario, quando vi è assenza di finestre e porte, compaiano delle sbarre alle finestre ed i colori adottati sono tristi e cupi come il nero, si è in presenza di bambini sofferenti ed introversi.
 
 
 
 

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