Il vostro piccolino dorme come un angelo mentre è cullato fra le vostre braccia ma, non appena lo adagiate nel
lettino, riapre gli occhi e inizia a piangere? La prima cosa da fare è armarsi di pazienza perché un po' di calma non guasta mai. Cercate di tenere a mente che il bambino, essendo ancora un lattante, non si comporta così per
vizio, per fare un capriccio né, tantomeno, per farvi dispetto. Il
neonato comunica con il pianto, il solo mezzo che ha a disposizione per cercare di farvi capire che qualche cosa non va. Sta a voi capire cosa. Probabilmente ha solo bisogno di sentire il
contatto fisico con il vostro corpo che lo rassicura e, entrambi, dovete ancora imparare a vivere questo nuovo rapporto con serenità e con il dovuto equilibrio. Per evitare di ritrovarsi con la schiena distrutta nell'arco di poco tempo
cullatelo dopo esservi sistemate comodamente in poltrona oppure utilizzate la
fascia porta bebè che permette di scaricarne il peso e di avere le mani libere. Accarezzatelo e parlategli con dolcezza nel tentativo di infondergli una maggior
dose di sicurezza che potrà servire a fargli abbandonare l'abitudine di dormire in braccio. Naturalmente, a monte di tutto questo, l'ideale sarebbe proprio
evitare fin dall'inizio di far addormentare in braccio il neonato. Il piccolo, infatti, risvegliandosi nel proprio lettino, potrebbe spaventarsi e sentirsi smarrito. Non riuscirebbe a capire come mai, dalle braccia della mamma è passato nel lettino e, questo risveglio ansiogeno lo metterebbe in guardia. Cullatelo solo fino a quando sta per addormentarsi e poi sdraiatevi al suo fianco e vedrete che, presto, sarà più autonomo.