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Medicinali in gravidanza: cosa prendo?

 
Dolce attesa e farmaci, si sa, non vanno d'accordo e la cosa migliore sarebbe evitarli del tutto, specialmente durante il primo trimestre di gravidanza. Tuttavia, se proprio non si può fare a meno di assumerli, evitate assolutamente di agire di testa vostra e rivolgetevi sempre al medico che vi segue, in modo da scongiurare eventuali intossicazioni o, peggio ancora, possibili malformazioni del feto. Nelle prime 3 settimane di gravidanza, per esempio, è stata confermata la necessità di evitare farmaci, specialmente analgesici e antinfiammatori che pare siano responsabili di casi di aborto spontaneo. In casi estremi, tuttavia, dato che il dolore intenso stimola le contrazioni uterine, possono essere utilizzati gli analgesici. Altri farmaci possono purtroppo aver effetti teratogenetici, sono cioè responsabili di possibili (attenzione: possibili e non sicuri) danni allo sviluppo del feto. E' questo il caso, per esempio, di molti farmaci antitumorali mentre gli ormoni sessuali sono causa di potenziali danni ai genitali del piccolo e gli antibatterici interferiscono con alcune reazioni chimiche che seguono lo sviluppo delle cellule fetali. Se future mamme soffrono di ansia, di depressione, epilessia, diabete o malattie autoimmuni non avranno vita facile. In ogni caso, chi assume farmaci psicoattivi, sappia che, mentre i ricaptatori della serotonina sono tra i più sicuri per il feto, i triciclici devono essere assunti con maggior prudenza e gli IMAO addirittura sostituiti , dal momento che sono i più tossici per il bambino. Anche il dosaggio delle benzodiazepine utilizzate per l'insonnia o i disturbi d'ansia, deve essere ridimensionato. Sono infatti causa di perdita di vitalità e di tono del feto. Pericolosissimi gli antibiotici, responsabili di malformazioni ossee e danni al nervo acustico. Visto il quadro veramente poco incoraggiante, forse è meglio tentare con lo yoga!
 
 
 
 

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