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Mai dire queste frasi alle mamme che lavorano

 
Avete presente quelle cose che non bisogna dire mai, non solo perché sono di cattivo gusto, ma anche perché possono ferire profondamente il nostro interlocutore? Ebbene, ce ne sono ben sette da non dire mai alle mamme che lavorano, pena un'occhiataccia o una risposta velenosa di quelle che non dimenticherete facilmente! Che si tratti di una scelta o di una necessità, infatti, le donne che lavorano hanno ovviamente molte difficoltà a gestire e far coincidere i numerosi impegni personali e professionali; inutile dunque insistere sulle loro mancanze o fare domande inutili come quelle che vi stiamo per elencare. "Non ti pesa stare lontano dai tuoi figli tutto il giorno?". Si tratta di una frase decisamente di pessimo gusto. È ovvio che a una madre pesi moltissimo stare lontana dai propri figli, ma è inutile e anche un po' cattivo ricordarglielo, non trovate? Altra frase terribile è: "Devi amare davvero tanto il tuo lavoro...", detta magari con una certa condiscendenza che nasconde una velata (ma neanche troppo) critica. A parte che amare il proprio lavoro non è un reato, molto spesso lavorare è una necessità, economica o psicologica. Invece chi dice a una mamma che lavora "Non so proprio come tu ci riesca", magari vuol fare un complimento... ma riesce solo a innervosirla! La frase per eccellenza da evitare è: "Tuo figlio ha bisogno di maggiori attenzioni a casa". Se dite una frase del genere a mamma lavoratrice, non stupitevi se vi insulta. C'è poi chi ritiene che, avendo dei figli, una donna che lavora non dovrebbe aspirare ad avere delle promozioni. Un discorso contorto e maschilista, da evitare in ogni caso. L'evergreen "Non puoi tagliare le spese così da poter smettere di lavorare?" è uno dei più fastidiosi; che male c'è a voler garantire a se stessi e ai propri figli un determinato stile di vita? E soprattutto, perché sindacare le spese altrui? Infine al capo o al collega che chiede a una mamma lavoratrice "Non c'è nessuno che possa sostituirti a casa con i tuoi bambini malati?" andrebbe dato il primo premio per la mancanza di tatto. Eppure c'è ancora chi fa questa domanda.
 
 
 
 

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