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Childless: un fenomeno in ascesa: Maternità mancata e discriminazioni

 
Maternità mancata e discriminazioni
 
 Childless è il termine inglese utilizzato per definire le donne senza figli, che in Italia sono una su quattro. Un fenomeno in costante ascesa, dovuto a svariate ragioni non solo economiche e che solleva diverse discussioni, soprattutto quando si sostiene che l’identità di una donna è legata alla volontà di un figlio. Un modo di pensare sbagliato e anacronistico, secondo la giornalista Lilly Gruber che in un’intervista al podcast "Mama non Mama", ha sostenuto che utilizzare la maternità come un’illuminazione esistenziale non sia vantaggioso per le donne.








La frase "Non sei mamma, non puoi capire" è quella che si sentono ripetere le donne che non hanno figli e spesso risulta odiosa, in quanto sottolinea come la realizzazione di una donna passa dalla maternità. In realtà, esistono varie forme di amore e di essere genitori, anche senza avere figli. Una situazione che si verifica per scelta o impossibilità. Nel primo caso perché non rientra nelle priorità di una donna, per aspettare tempi migliori o per pensare alla carriera; nel secondo per infertilità, mancanza di un partner. In ogni caso, la mancata maternità porta a una sorta di discriminazione, dovuta come ha sottolineato la giornalista Barbara Stefanelli, al fatto che la società non accetta il cambiamento dei modelli di riferimento della famiglia tradizionale.

 
 
 
 

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