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Genitori versus Figli: come allontanare lo spettro spaventoso della pubertà

 
Pubertà: acerrima nemica dei genitori di tutto il mondo e immancabile motivo di discussioni e confronti tra adulti e ragazzi. Quando un figlio o una figlia raggiungono la tanta temuta pubertà, giunge inevitabilmente una fase di scontro generazionale in famiglia. Diviene spesso una vera e propria guerra fredda tra genitori e figli, che lascia tanti feriti e cala un velo di incomunicabilità tra le parti. I ragazzi e le ragazze rivendicano le loro libertà ed iniziano l'intramontabile discorso del "tu non mi capisci" e del "voglio stare con i miei amici", mentre i genitori reagiscono chiudendosi a riccio ed affrontando le questioni ed i problemi con un distruttivo quanto inefficace pugno di ferro. Alle madri e ai padri che leggono queste poche righe mi sento di dare solo un piccolissimo consiglio, che potrà apparire scontato ma rappresenta probabilmente la chiave di volta del rapporto genitori/figli: parlate, parlate e parlate con i vostri piccoli ormai cresciuti. Non rispondete alla loro temporanea arroganza e disobbedienza con altrettanti sentimenti ostili. Si rischia di deteriorare una relazione costruita con tanti anni di amore e convivenza. I giovani possono certamente spazientire e suscitare le più grigie reazioni nelle proprie mamme e papà, ma il vostro compito è quello di essere baluardi nella tempesta che, seppur ormonale, non manca di mietere le sue vittime. La pubertà è una sorta di terra di mezzo dell'età giovanile, rappresentando un momento di evoluzione. Si tratta cioè del lento ma inesorabile passaggio dall'infanzia all'età adulta. Questa fase di transizione è molto delicata e decide il carattere e la personalità dei giovani, ma è anche un bellissimo momento da vivere pienamente e con spensieratezza, in quanto gli anni più belli della vita di un giovane sono proprio questi.
 
 
 
 

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