ads

Voglio l'epidurale!

 
La scelta di partorire con l'aiuto dell'epidurale (o peridurale) è molto personale e deve essere presa in tutta libertà, sentendo il parere esperto del proprio medico. L’epidurale è un'anestesia parziale che prevede la somministrazione dell'anestetico direttamente nell'area epidurale della colonna, grazie all'innesto di un piccolo catetere. Questo tipo di analgesia permette alla gestante di essere vigile, di muoversi liberamente e di respirare in modo autonomo, ma soprattutto le permette di controllare le contrazioni senza però percepirne il dolore. L'epidurale, a seconda del dosaggio del farmaco somministrato, può essere usata in caso di interventi chirurgici o, come nel caso del parto, come aiuto durante il travaglio. Chi decide di avvalersi di tale tecnica deve effettuare nell'ultimo mese di gravidanza un consulto con lo staff di anestesisti e una serie di esami volti a verificare l'idoneità all'anestesia. Informarsi per tempo è molto importante in quanto in Italia il Servizio Sanitario prevede solo alcune casistiche in cui si ha diritto al parto in analgesia e solo il 20% delle strutture è in grado di garantire questo tipo di sostegno al parto ventiquattro ore al giorno, sette giorni la settimana. In alcune zone (come la regione Veneto) l'anestesia epidurale è gratuita per tutte le donne che ne fanno richiesta, in tutti gli altri casi bisogna farsi carico del costo della parcella medico anestesista. Durante il colloquio informativo, viene controllata la cartella medica della paziente, viene verificato il buono stato di salute e vengono fornite tutte le informazioni relative alla somministrazione del farmaco in sala parto. Il catetere viene infilato nella zona che divide il legamento dalla dura madre ad un'altezza della colonna vertebrale ben precisa. Grazie al tubicino, il dosaggio del farmaco (generalmente oppiaceo) è molto ridotto e avviene in modo comodo e continuativo. L'anestesia epidurale per il parto naturale interessa un'ampia area del corpo e produce effetti anche in profondità. Si parla spesso delle complicanze dell'anestesia epidurale come dammi neurologici e paraplegia, ma in ambito ostetrico il rischio è veramente basso.
 
 
 
 

Guarda anche