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Stereotipi di genere: tra coroncine e super poteri

 
I bambini, come è ben noto, amano giocare e immedesimarsi in personaggi di fantasia dei quali diventano fans sfegatati. Generalmente, le bimbe si riconoscono nella figura della principessa, dolce, romantica e innamorata del suo principe azzurro. I maschietti invece sognano di diventare dei supereroi e di salvare l'umanità attraverso i super poteri. Giocattoli, cartoni animati, riviste specializzate e merchandising di ogni genere vengono declinati, nella maggioranza dei casi, con queste due figure preponderanti che costituiscono anche un'identificazione di genere, maschile o femminile, che rischia di cadere anche nello stereotipo. Non tutte le bambine sono principesse né tutti i bambini sono supereroi ma sono individui che, seppur di pochi anni, hanno la sensibilità per capire determinate situazioni che li riguardano. L'immagine della principessa debole e indifesa che viene salvata, dalle altrui angherie, dal principe azzurro sul cavallo bianco è un'espressione di femminilità molto lontana da quella che è la realtà odierna. Allo stesso modo, l'idea di supereroe, senza macchia e senza paura, non è espressione veritiera della condizione maschile, fatta anche di dubbi e insicurezze. L'impegno della mamma, per evitare che il bambino si immedesimi troppo nel personaggio senza capire realmente quali siano le vere qualità che identificano perfettamente un uomo o una donna, deve essere quello di spiegare sempre la differenza che esiste tra un figura di fantasia e le persone reali. Inoltre, per fare in modo che il bambino possa maturare capendo a quali aspetti della sua personalità e del suo comportamento dare rilevanza, le madri devono usare la propria sensibilità per affrontare anche argomenti dolorosi.
 
 
 
 

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