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Se il bambino tarda a parlare

 
Il piccolo ancora non parla e mamma e papà iniziano ad essere in ansia. La visita dal pediatra, sicuramente obbligatoria in questo caso, ha scongiurato la presenza di difetti uditivi. Non esistono problemi nella fisiologia della bocca e delle corde vocali, non ci sono danni neurologici. In pratica il piccolo gode fortunatamente di ottima salute, ma è un po' pigro e e preferisce non affrontare la fatica del linguaggio continuando, in tutta comodità, a esprimersi a gesti. Una volta invitati i genitori a non confrontare il proprio figlio con quelli altrui e a rispettare i diversi tempi individuali, si può tuttavia mettere in atto qualche piccolo trucco per stimolare il pigrone. Prima di tutto rendetegli la vita un po' più difficile e fate finta di non capire la sua gestualità. Per capirsi occorre parlare, quindi, ogni giorno, leggetegli delle favole ad alta voce e invitatelo a ripetere insieme a voi le parole. Televisione tassativamente spenta a tavola dove si parla e si parla tanto, raccontandosi tutto quanto è accaduto durante la giornata e creando per il bambino un momento familiare di grande piacere fondato sulla parola. Cercate di ampliare il vocabolario del bambino evitando di utilizzare sempre le medesime parole e servendovi del maggior numero possibile di sinonimi. Perfetto anche andare insieme al piccolo alla scoperta della casa, dei giochi, del parco e via dicendo, nominando a uno a uno i diversi oggetti che si incontrano e stimolandolo a ripeterne il nome. Naturalmente lodate smisuratamente ogni piccolo progresso, mostrate di apprezzare ogni minimo sforzo e, soprattutto, cercate di interpretare correttamente le sue prime parole!
 
 
 
 

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