Scuola dell'infanzia oppure no?

Nelle famiglie in cui la mamma o il papà non lavorano è lecito porsi un dubbio: far frequentare al proprio figlio la scuola dell’infanzia oppure provvedere ad una istruzione domestica? Ci sono certamente pregi e difetti in entrambe le soluzioni, vediamo quali sono i punti di forza e cerchiamo di capire quanto peso hanno per noi i singoli fattori. La scuola dell’infanzia è un grande insegnamento di vita, un modo per il bambino per entrare in contatto con i coetanei ed imparare a conviverci, è un modo per crescere soprattutto psicologicamente imparando che al mondo non si è soli e quindi non si sempre al centro dell’attenzione. Alla scuola dell'infanzia è fondamentale rispettare semplici regole di convivenza come aspettare il proprio turno ed inoltre è un modo per distaccarsi dalle poche figure rassicuranti costituite dalla famiglia per confrontarsi con realtà diverse e un diverso modo di stabilire regole. La scuola dell'infanzia offre la possibilità di entrare in contatto con realtà e culture diverse, soprattutto ora che i circa un quinto dei bambini presenti nelle scuole è extracomunitario o proviene da una famiglia mista. Per quanto riguarda l’alimentazione alla scuola dell’infanzia è positivo il fatto di proporre alimenti sempre diversi e di provare cose nuove, ma purtroppo non si può avere il controllo su quanto il bambino mangia. La scelta dell’educazione casalinga ha il vantaggio di garantire un controllo totale sul bambino, in particolare per quanto riguarda l’alimentazione, fattore sempre di rilievo che spesso mette in ansia le mamme che non sanno se e quanto il proprio figlio mangia. Anche l’apprendimento può essere guidato in maniera ottimale e nella direzione che si reputa più importante: i bambini educati a casa, così come succedeva un tempo ai figli dei nobili affidati ai precettori, imparano più concetti in maniera mirata. L'educazione messa a disposizione dalla scuola dell'infanzia e quella casalinga sono molto differenti, soprattutto sotto il piano relazionale, è importante capire se si vuole privilegiare nell'educazione dei figli il concetto o l'atteggiamento.