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Bambini e allergie: attenzione a frutta e pesce

 
Le allergie sono in costante aumento: capita sempre più spesso che colpiscano i bambini, anche piccolissimi, e i genitori devono stare molto attenti soprattutto in primavera e d’estate, quando il rischio è maggiore. La fioritura e la maturazione dei frutti disperde nell’aria sostante allergizzanti che provocano immediatamente i sintomi tipici dell’allergia (prurito, rush cutaneo, bolle e chiazze rosse), ma bisogna fare molta attenzione anche a quello che i bambini mangiano. Sebbene infatti sia assolutamente auspicabile che i bambini, soprattutto durante la bella stagione, mangino molta frutta e verdura, è anche vero che è sempre bene controllare che nessun alimento scateni in loro reazioni particolari. Tra i cibi da tenere maggiormente sotto controllo, poiché hanno la nomea di causare molto facilmente reazioni allergiche anche improvvise, ci sono i pomodori, le fragole, i kiwi e le pesche. Nei soggetti predisposti, non è raro che questi frutti scatenino fenomeni di orticaria, attacchi d’asma o violenti rush a carico della cute: occhio dunque quando il bambino comincia a grattarsi troppo spesso o troppo aggressivamente, o quando lamenta dolori alla pancia dopo aver mangiato alimenti insoliti nella sua alimentazione. Il dottor Alessandro Fiocchi, allergologo presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, invita a fare attenzione anche al pesce, in particolar modo ai crostacei. Per quanto ottimo, fonte di vitamine e Omega 3, il pesce è un alimento cui moltissime persone sono allergiche; senza contare, poi, che l’allergia non si limita a un solo tipo di pesce, ma si estende a tutti i pesci. Va da sé che in vacanza - specie all'estero - è bene fare ancora più attenzione: mangiando fuori, è molto facile non conoscere tutti quanti gli ingredienti presenti in piatto; per i bambini meglio scegliere cibi semplici, accertandosi personalmente dell'assenza di cibi allergizzanti.
 
 
 
 

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