Il
rapporto con gli animali può essere terapeutico, specialmente quando si tratta di bambini affetti da alcuni disturbi di tipo psichiatrico, neurologico o muscolare. Del resto l'azione dei pet sul nostro organismo è provata scientificamente, ed è inoltre risaputo che accarezzare le nostre bestiole a lungo sentendo sotto le dita il loro pelo morbido
abbassa la pressione e rallenta il battito cardiaco. Il ruolo della
pet therapy è ormai riconosciuto anche ufficialmente dall'
Istituto Superiore della Sanità che ha addirittura dedicato un rapporto specifico a questa sorta di "medicina alternativa". La dipendenza che cani, gatti o altri animali hanno nei nostri confronti, il loro bisogno di affetto, di nutrimento e di coccole produce un vero e proprio
scambio di affettività e di
sentimenti che fa bene a loro e anche a noi. Del resto, perfino nel caso di bambini che non hanno particolari problemi,
l'avere un animale in casa e il doverlo accudire rappresenta un importante fattore di crescita. Vengono messi in grado di sperimentare un
rapporto e una convivenza con qualcuno completamente diverso da loro, con comportamenti e
necessità differenti da quelle degli uomini. Per questo motivo il rapporto con un animale aggiunge molto al bagaglio di conoscenza e solletica la curiosità infantile. Gli studi hanno evidenziato progressi anche nella
capacità di instaurare rapporti con gli altri e di socializzare, proprio perché
cani e gatti insegnano una modalità alternativa e diversa di rapportarsi con il prossimo. Effetti particolarmente positivi della pet therapy sono stati registrati su piccoli affetti da
autismo, iperattività e problemi di attenzione. Anche il
sistema immunitario ne trae vantaggio e viene reso praticamente inattaccabile dalla presenza di un pet casalingo.