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Epidurale: niente dolori ma travaglio allungato

 
L'anestesia epidurale è stata una vera benedizione: il dolore del parto si riduce sensibilmente e la sofferenza non fa più paura. Tuttavia, una ricerca dell'Università della California a San Francisco mette in guardia, dopo uno studio campione su neomamme, da una possibile complicanza: i tempi del travaglio, a seguito dell'uso dell'anestesia epidurale, tendono ad allungarsi. Normalmente i bambini impiegano circa 3 ore a nascere mentre con l'epidurale i tempi si allungano fino a 5 ore. Il problema sorge dal fatto che un parto eccessivamente rallentato può causare sofferenza fetale e rendere necessario il parto cesareo d'urgenza. Naturalmente se il parto si presenta normale e durante il corso della gravidanza non si sono presentati possibili rischi, l'epidurale rimane la scelta d'eccellenza . Sarebbe infatti scorretto, in questo caso, far soffrire la donna per velocizzare i tempi del parto. L'anestesia epidurale, che in questi ultimi anni è entrata nei reparti di ostetricia, ha ridato il sorriso a tante mamme in attesa ma non deve essere praticata quando il bambino presenta problemi perché, in questo caso, è consigliabile ricorrere direttamente al parto cesareo che, non essendo eseguito in urgenza, presenta meno rischi. Va anche tenuto presente, però, che negli Stati Uniti, in particolar modo a San Francisco, durante gli ultimi 40 anni 42 mila partorienti sono state trattate con anestesia epidurale e non in tutte queste donne il parto ha subito rallentamenti. Quindi, fin quando il piccolo viene monitorato e sta bene non rimane che tirare un sospiro di sollievo e inneggiare all'epidurale.
 
 
 
 

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