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Congedo parentale anche per i padri grazie alla legge Fornero

 
Un piccolo segnale verso una maggiore attenzione ai problemi della famiglia italiana è rappresentato dal congedo parentale per i padri, che è stato introdotto dalla riforma Fornero. Per dare maggiore impulso alla moderna cultura di cura dei figli da parte di entrambi i genitori, che si sta sempre più affermando nelle giovani coppie, anche i papà hanno ora acquisito il diritto al congedo parentale, che è sottoposto a delle regole sia per quanto riguarda l’ottenimento che per quanto riguarda il pagamento dei rimborsi. Il diritto al congedo parentale può essere esercitato anche da padri adottivi o che abbiano ricevuto un figlio in affidamento. Il tempo entro il quale può essere richiesto sono i prime cinque mesi di vita del figlio, oppure dalla data di adozione o di affidamento. La riforma è partita dallo scorso 1° gennaio 2013. Il diritto al congedo per il padre può essere esercitato dal lavoratore dipendente anche durante lo stesso periodo nel quale la madre usufruisce del congedo per maternità, od anche successivamente a questo periodo, restando comunque all’interno dei cinque mesi. Nel primo caso il diritto è di un giorno di congedo " obbligatorio ", e non dipende dal congedo di maternità, mentre nel secondo si tratta di due giorni " facoltativi " che possono essere usufruiti anche in maniera continuativa, ma dipendono dalla rinuncia della madre ad altrettanti giorni del suo diritto. Per i giorni di congedo il lavoratore dipendente ha diritto a ricevere dall’INPS una indennità uguale alla retribuzione giornaliera. Per richiedere il pagamento dell’indennità, nel caso la stessa sia anticipata da parte del datore di lavoro, il dipendente deve in prima istanza comunicare la data del congedo con un anticipo di 15 giorni, mentre in caso di pagamento diretto da parte INPS sarà necessario compilare un modello con tutti i dati necessari.
 
 
 
 

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