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Papà e sala parto: dentro o fuori?

 
Il parto, così come la gravidanza, fin dalla notte dei tempi era considerato una faccenda esclusivamente femminile. Con l’avvento della modernità, tuttavia, nonché dell’attuale concezione della coppia, l’uomo è stato reso sempre più partecipe di questa avventura che si conclude con la nascita di un figlio. Se tutti però sono d’accordo sul fatto che anche il padre debba interessarsi della gravidanza, non tutti ritengono opportuno la presenza di quest’ultimo in sala parto. Molto spesso sono le stesse donne a non desiderare accanto i propri compagni, e le motivazioni sono le più varie. La maggior parte delle donne che fanno questa scelta, dichiara di non voler essere vista dal proprio partner in un momento così delicato, in cui è madre per la prima volta: questo perché hanno paura, in futuro, di non essere più sexy ai suoi occhi, di non stimolare più l’appetito sessuale dell’uomo. Altre donne – un numero sempre più grande – durante il parto vuole avere accanto il padre del bambino: questo sia perché è anch’egli coinvolto direttamente nell’evento, sia perché molto spesso si tratta della persona amata, la più importante per la puerpera. Ma esiste una scelta migliore dell’altra, oppure l’improvvisa necessità dei papà in sala da parto è solo una moda del momento? Di certo, assistere a un parto non è un'esperienza che fa per tutti: bisogna essere sicuri di voler assistere, e molto determinati nel sostenere la donna, comprensibilmente stravolta. Anche i padri, da parte loro, sono divisi: c'è chi non vede l'ora di assistere (e magari filmare il tutto) e chi invece trema solo all'idea. In definitiva non c'è una regola, si tratta di una scelta intima e personale, che ogni coppia deve prendere secondo coscienza e desideri.
 
 
 
 

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