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Maternità e lavoro: come gestire il congedo in azienda.

 
Un bebè in arrivo porta non solo tanta felicità, ma anche responsabilità e problematiche relative al posto di lavoro. Una delle prime domande che le future mamme si pongono è: come mi comporto con l'azienda? La legge italiana garantisce 5 mesi di congedo per maternità, 2 prima del parto e 3 dopo la nascita del bambino, ma basta un po' di organizzazione perché questo periodo sia vissuto con serenità sia dalla futura mamma che dall'azienda. Un bel sorriso e una pianificazione del lavoro, faranno sì che il capo non prenda troppo male la notizia della gravidanza. L'importante sarà al tempo giusto lasciare il lavoro in ordine: consegne fatte e le proprie mansioni affidate e divise tra gli altri colleghi. Sebbene la legge italiana preveda una totale astensione dal lavoro durante i mesi di congedo, è consigliabile per le mamme non perdere completamente i contatti con l'azienda nel periodo di stop. Sarà sufficiente un messaggino, una mail e ogni tanto qualche breve visita in ufficio, per mostrare al capo e ai colleghi il proprio legame con l'azienda e con il posto di lavoro. Inoltre, questo comportamento permette alla neo-mamma di tenersi aggiornata per quanto riguarda il proprio lavoro e semplificare la ripresa al termine del congedo. L'ideale è quindi rivendicare il proprio diritto al congedo per maternità, ma allo stesso tempo andare incontro all'azienda; in questo modo per il capo non sarà un problema gestire i mesi di assenza della dipendente, mentre lei potrà vivere il periodo di maternità con serenità, pronta a ritornare in ufficio al tempo giusto e con le giuste modalità.  
 
 
 
 

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