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Allattamento al seno, le leggi che lo tutelano

 
L'allattamento al seno è fondamentale per la crescita felice e sana del nostro bimbo. I benefici riconosciuti a questa pratica sono tanti: il latte materno contribuisce alla prevenzione di tante malattie che possono essere, se non letali, molto difficili da affrontare. Partendo da alcune forme di neoplasie benigne arrivando fino a quelle maligne, passando per le osteoporosi infantili, spesso presentate in forme asintomatiche e perciò dure da prevedere. Oltretutto una delle funzioni fondamentali del latte materno è quello di contribuire alla formazione della cosiddetta flora batterica, imprescindibile per la salute del bimbo, e in generale dell'essere umano. Recenti casi di cronaca, come quello dei pediatri corrotti accusati di indurre molte mamme ad acquistare latte in polvere anziché usufruire del proprio latte materno, hanno riaperto il dibattito attorno all'importanza dell'allattamento al seno, sottolineandone l'importanza. Molti studi dimostrano che lo sviamento creato da certi spot promozionali a favore dell'alternativa del latte in polvere, creano confusione nelle donne facilmente influenzabili dal fascino delle tesi alternative. Il latte artificiale deve essere somministrato dai pediatri solo in casi necessari, tutelando così il bimbo e la mamma. In tema di tutela, esistono leggi che difendono l'allattamento al seno. E' datata 1981 una legge promossa dall'OMS e dall'Unicef che decreta il divieto di prescrizione di latte artificiale successivo alla dimissione dal parto. Nel 2009 invece, il decreto emesso dagli organi di competenza, dichiara reato la prescrizione di latte non materno successivo alla dimissione di madre e figlio.
 
 
 
 

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