ads

Latte crescita bimbo: in polvere o liquido?

 
L'obiettivo crescita nella fase primaria dell'allattamento può essere causa di disagio e preoccupazione per quelle mamme che hanno poco latte o che non possono allattare per vari motivi. Come reagire? Su consiglio del proprio pediatra, che indicherà le dosi corrispondenti al fabbisogno del neonato, si può facilmente superare quest'ostacolo, ricorrendo all'allattamento artificiale. La scelta tra il latte in polvere o quello liquido è il primo passo da compiere: il più delle volte lasciata alle decisioni dei genitori dagli stessi pediatri, a tavola diventa un vero e proprio argomento di discussione quotidiano. Ci sono, però, anche molti pediatri che, inizialmente, consigliano l'assunzione del latte in polvere e solo successivamente, specialmente in caso di sopravvenuta durezza nelle feci, reindirizzano le madri verso il latte liquido. A differenza del latte in polvere, infatti, che va miscelato nelle giuste proporzioni per risultare più gradito al neonato ed evitare eventuali disturbi alla digestione, il latte liquido è già pronto per essere consumato. Ovviamente, sia che si tratti di latte in liquido che di latte in polvere, il prodotto va, di volta in volta, riscaldato a bagnomaria, aiutandosi, all'occorrenza, con gli appositi e funzionali scaldalatte in commercio: la temperatura del latte sarà, così, quella giusta per l'allattamento e il bimbo non solo eviterà indesiderate ustioni ma soprattutto potrà immediatamente nutrirsi e crescere forte e sereno in famiglia per la gioia della mamma e del papà.
 
 
 
 

Guarda anche