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La disidratazione nei bambini e nei neonati, come intervenire

 
La disidratazione, ossia la mancanza dei liquidi necessari affinché l'organismo possa svolgere perfettamente tutte le sue funzioni, nei bambini e nei neonati è più frequente di quanto si pensi. Il fisico, soprattutto in tenera età, ha bisogno di una quantità d'acqua tale da potere svilupparsi con la crescita e la sua mancanza può portare a degli scompensi. La disidratazione può derivare dall'eccessiva sudorazione e dalla mancata reintegrazione dei liquidi persi con essa. Spesso le mamme, con fare protettivo, tendono a coprire molto i propri figli con indumenti caldi e pesanti che provocano, inevitabilmente, a sudare ad ogni minimo movimento e se si pensa che i bambini non stanno fermi un attimo allora si capisce come tale fattore possa essere controproducente per la loro salute. E' importante, dunque, che il bambino indossi sempre dei capi traspiranti e non opprimenti sì da non avere pregiudizio nello svolgimento delle varie attività che lo tengono impegnato giornalmente. Inoltre, la madre deve fare in modo che il bambino assuma delle corrette abitudini controllando attentamente che lo stesso beva il giusto quantitativo d'acqua e, ad integrazione dei sali minerali, anche di tè o succhi di frutta che risultano anche più allettanti. La disidratazione comporta molteplici fastidi nell'organismo infantile. E' causa di debolezza, che può nel tempo diventare cronica, stitichezza, fortemente dannosa perché impedisce all'organismo di depurarsi dalle scorie, rallentando così il ricambio cellulare, di vitale importanza nella tenera età, è causa di affaticamento del fegato e dei reni che, non adeguatamente irrorati, svolgono con lentezza le proprie funzioni. Pertanto, per ovviare a tali sintomi è importante che il bambino assuma una congrua quantità di liquidi.
 
 
 
 

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