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Il forte legame tra mamma e figlio

 
L'esogestazione è il periodo che serve al nascituro per rendersi indipendente dalla mamma dopo la nascita. Per un neonato, la simbiosi con la propria mamma dura per molti mesi oltre la nascita in quanto rispetto ad altri cuccioli, quelli di uomo, sono i più immaturi e i meno "preparati" alla sopravvivenza autonoma infatti, senza le cure materne (igiene, calore, nutrizione, ecc), non riuscirebbero a salvarsi. Per fare un confronto diretto, i cuccioli di alcune specie di animali dopo pochi giorni, ma a volte anche solo dopo poche ore dalla nascita, sono già in gradi di camminare e di andare alla ricerca del latte materno per soddisfare la necessità di nutrimento. E' proprio per questo che si calcola che la fase di esogestazione per un neonato è più o meno lunga come quella di endogestazione, cioè nove mesi. E' proprio trascorso questo arco temporale che un bambino inizia a muovere (o almeno a tentare) i primi passi. Ed è proprio nella natura, e nella sopravvivenza della specie, che è riposto il segreto dello stretto legame tra madre e figlio. I neonati non percepiscono la separazione fisica dalla mamma al momento del taglio del cordone ombelicale, ma sono naturalmente attratti dal suono della sua voce e istintivamente riconoscono la forma del suo viso e il suo sguardo. Per contro, la puerpuera ha già instaurato il rapporto d'amore durante i mesi della gravidanza e subisce l'influsso di alcuni richiami come l'odore del bambino o le espressioni dei suoi grandi occhi che comunicano il bisogno di cure e protezione. La comunicazione tra madre e figlio comincia già dal concepimento e, dopo la nascita, viene perfezionata per permettere al neonato di maturare gradatamente una propria indipendenza ed individualità.
 
 
 
 

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