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Genitori: fra il disinteresse e la morbosità

 
Il ruolo genitoriale è forse uno di quei compiti della vita quotidiana più difficile da portare a termine. Dal tuo comportamento e dalle tue scelte dipendono la vita e la felicità dei tuoi figli e, per questo, è fondamentale riuscire a trovare un equilibrio idoneo fra l'essere eccessivamente morboso ed apprensivo e l'essere disinteressato e permissivo. Tale scelta si compie quotidianamente, ma assume particolare importanza quando il bambino inizia la sua vita autonoma distaccandosi dalla dipendenza dai genitori, cioè quando acquisisce una deambulazione autonoma, durante il primo anno di vita. Già da questa fase il genitore non deve ostacolare i tentativi di esplorazione del mondo compiuti dal bambino, ma, allo stesso tempo, deve rappresentare per lui un porto sicuro dove rifugiarsi in caso di bisogno. Uno degli errori maggiormente compiuti in questa fase è proprio quello di non riuscire ad accettare la crescita del bambino e, quindi, il suo bisogno di autonomia, non riconoscendoli capacità che in realtà possiede. La motivazione di tali comportamenti, che tendono a riproporsi durante il resto della vita del bambino, sta nella convinzione, spesso immotivata, che il piccolo possa andare incontro ai mille pericoli del mondo circostante e che gli possa accadere qualcosa di irreparabile. A lungo termine tale atteggiamento rende il bambino insicuro e vulnerabile e lo espone a picchi di insicurezza nelle fasi cruciali della sua vita. Per contro non è auspicabile un comportamento diametralmente opposto, che vede i genitori totalmente indifferenti alla vita dei propri figli. Tale atteggiamento pone il bambino in una dimensione di crescita eccessivamente veloce, rendendolo anaffettivo e privo di slanci emozionali.
 
 
 
 

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