La scuola rappresenta da sempre un punto di riferimento nello sviluppo intellettuale ed emotivo dei bambini. È la fase dello sviluppo, della presa di coscienza che nella vita esistono diritti e doveri, ma soprattutto regole.
Acquisire nozioni di grammatica o matematica è solo un aspetto del bagaglio culturale che i figli si porteranno dietro nel corso della vita; il programma didattico infatti prevede piani di sviluppo emotivo e comportamentale. Socializzare, interagire, organizzare le attività e i propri spazi conciliandoli con quelli altrui; sono solo alcune delle emancipazioni previste.
Se il suono della campanella rappresenta un grido alla libertà, i compiti da svolgere a casatalvolta mettono in crisi. I genitori possono agevolare questo incarico tenendo presente che insegnare ai bambini a organizzarsi per studiare non significa sostituirli in questa funzione.
Quello che invece li agevolerà nella loro attività a casa, sarà creargli il giusto ambiente per concentrarsi e sentirsi sereni.
Le regole per il perfetto genitore di uno studente:
- Creare un angolo della casa riservato allo studio, tv spenta, smartphone e similari via!
- Stabilire una regolare fascia oraria da dedicare ai compiti: quotidianamente, alle scuole primarie, un’oretta è sufficiente. Il tempo scandito in: rientro a casa e pausa relax, compiti, merenda e giochi, li rassicurerà sul fatto che il tempo viene scandito.
- Evitare di sommergere i bambini di impegni pomeridiani. La scuola li impegna già molto e se si desidera fargli praticare uno sport, meglio sceglierne uno che li impegni poche orette a settimana.
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