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Come sopportare un figlio capriccioso

 
Anche se i capricci fanno parte del percorso di crescita di un bambino i genitori hanno il compito di gestire questa situazione al meglio per evitare che il piccolo cresca viziato. Un bambino che fa i capricci di solito è indisciplinato, non ha regole, non collabora con i genitori, ha un livello basso di attenzione, protesta senza motivo e per qualsiasi cosa, non tollera un "no" come risposta e non è sicuro di ciò che vuole, cioè ha la pretesa di voler tutto e in fretta. La causa fondamentale dei capricci è quasi sempre un atteggiamento delle figure di riferimento (mamma, papà, nonni, tata, ecc) eccessivamente permissivo. Un bambino sviluppa la capacità di fare capricci intorno al sesto mese. E' proprio per questo che è molto importante stabilire delle regole, avere disciplina e non assecondare tutte le richieste del piccolo solo per evitare urla, pianti e scenate. E' molto importante dedicare tempo al bambino e prestare attenzione alle sue esigenze: bisogna lasciarlo sbagliare vigilando, insegnargli ad aspettare e spiegargli quando si è comportato male. Assecondare i capricci di un bambino non è un modo costruttivo per risolvere il problema. Un bambino viziato, crescendo, incontrerà molte difficoltà a rapportarsi con amici ed insegnanti e non sarà realmente preparato a superare i problemi, piccoli e grandi, che la vita di tutti i giorni riserva. Per ogni età esiste un modo diverso di applicare le regole che varia a seconda della capacità di comprensione dell'individuo. E' compito del genitore decidere le regole e farle rispettare, in modo da crescere un adolescente in grado di comprendere il perchè di una punizione. E' molto importante non cedere all'insistenza di un capriccio perchè il bambino è consapevole di poter ottenere quello che vuole attraverso il pianto. E' meglio lasciarlo sfogare, anche da solo, dando il giusto peso al comportamento e avendo l'accortezza di verificare che non incorra in pericoli. Per la giusta crescita di un bambino è molto importante fargli capire il legame di fiducia, insegnargli ad avere un'alternativa, capire cosa significa "aspettare" ed instaurare sempre un dialogo con lui.
 
 
 
 

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