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Come non trasmettere le ansie al bambino

 
Per molti non può essere vero ma studi delle università inglesi e statunitense hanno confermato, grazie a un esame sulle onde celebrali dei bambini ancora nell'utero e di quelli nel primo anno di vita, che le ansie della madre vengono trasmesse al piccolo, il quale, continua, anche una volta nato, a provare empaticamente le paure, la tristezza e le ansie della persona che gli è più vicina, la madre. Al contrario, se questa è rilassata e amorevole, anche il bambino percepirà e assimilerà questi sentimenti e piangerà poco. I piccoli devono infatti crescere in un ambiente tranquillo dove le onde sonore non sono alte, quindi limitate le urla il più possibile e assolutamente non manifestate rabbia e ansia in maniera troppo elevata perché altrimenti il bambino percependo qualcosa che non va sfocerà in fiumi di lacrime. I bambini sanno essere più empatici dei grandi e capiscono meglio le situazioni e i possibili problemi che ci sono. Cercate dunque di far crescere la vostra creatura in un ambiente sereno facendolo piangere il meno possibile. Meno pianto significa crescere in maniera più spensierata e formare una personalità solare e gioiosa che gli permetterà di avere molte amicizie e di essere un individuo socialmente apprezzabile. Se ci sono dei problemi, cosa che purtroppo capita sempre più di frequente, con il lavoro, con la famiglia o altro, assolutamente non trasmetteteli al vostro bimbo, lui non ne ha colpe e ha il diritto di crescere in maniera sana e spensierata, almeno fino a quando ci siete voi a fare da chioccia.
 
 
 
 

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