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Come comportarsi quando il bambino piange di notte

 
Durante i primi mesi di vita il pianto è l’unico mezzo di comunicazione tra il neonato e il mondo esterno, perciò non dovete mai ignorare un bambino quando piange, accertandovi prontamente se possa avere fame, sete, caldo, se vada cambiato o se provi dolore. Fin dai primi giorni di vita il neonato va messo nel suo lettino al buio soltanto la sera, mentre di giorno è meglio che riposi nella carrozzina o nella culla, cosicché impari a distinguere il giorno dalla notte. Rispettate tutte le sere un orario fisso per metterlo a letto, utilizzando un rituale rilassante, magari un bagno caldo, la lettura di una fiaba o, quando è più grandicello, un gioco non violento. Quando il piccolo sta per addormentarsi non lasciatelo bruscamente, ma soffermatevi nella stanza ancora un po’, magari passeggiando. Nell’eventualità che il bambino pianga al momento di addormentarsi, è evidente che si sente troppo stanco e ha bisogno di sentire vicino la vostra presenza per potersi rilassare, quindi soffermatevi con lui ancora un po’. Se venite svegliati nel cuore della notte dagli strilli del vostro bebè, intervenite dopo qualche minuto di attesa, rapportandovi con lui con la maggiore calma possibile. La prima volta che vi alzate dal letto prendetelo in braccio e rassicuratelo senza temere di viziarlo, in quanto il piccolo deve sapere che quando ha un bisogno può contare su di voi. Se dopo poco il bambino ricomincia a piangere, attendete cinque minuti e poi tornate da lui, questa volta non prendetelo in braccio ma dategli soltanto lievi pacche sulla schiena o massaggiategli il pancino. Nell’eventualità che il piccolo continui a cercare di attirare la vostra attenzione nel corso della notte con il pianto, attendete dieci minuti e andate ancora a rassicurarlo senza perdere la calma: vedrete che resto imparerà che durante la notte deve stare nel suo lettino senza disturbare il sonno dei suoi familiari. Se saprete dosare nella misura giusta amore, disponibilità e fermezza nei vostri propositi, i pianti notturni del vostro bambino diventeranno presto un lontano ricordo.
 
 
 
 

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