ads

Cloasma gravidico, ossia le macchie sul viso

 
Le macchie che a volte compaiono a sorpresa sul viso durante la gravidanza, hanno un nome particolare e ben specifico: cloasma gravidico. Questo inestetismo si presenta soprattutto su fronte, naso, zigomi e guance, ma può interessare anche il labbro superiore tanto da essersi guadagnato anche il significativo nomignolo di maschera gravidica. Il cloasma gravidico, caratterizzato da macchie lisce, asimmetriche, più o meno estese, colpisce in prevalenza le future mamme che hanno la carnagione più scura, anche se il fatto di essere bionde con pelle chiara non esclude categoricamente di poter evitare questo problema. A scatenarlo, in particolare a partire dal terzo/quarto mese di gestazione, sono le trasformazioni ormonali tipiche della gravidanza che coinvolgono anche la pelle e che sollecitano i melanociti a produrre un eccesso di melanina. Va detto subito, però, che generalmente si tratta di una situazione transitoria che tende a scomparire del tutto nel periodo seguente il parto, senza lasciare conseguenze. Un accorgimento per provare a prevenirle c’è e consiste nell’evitare i bagni di sole, soprattutto senza un’adeguata crema ad altissimo fattore di protezione. Quindi il consiglio è di optare per una tintarella soft, grazie ad una idonea schermatura. Durante l’intera gravidanza non è il caso di sottoporsi a trattamenti chimici depigmentanti ad opera di acido cogico o di acido azelaico per ovvie possibilità di effetti collaterali a scapito del nascituro. Al massimo è concessa settimanalmente un’accurata pulizia del viso avvalendosi di un prodotto esfoliante. I diversi rimedi sono da prendersi in considerazione successivamente al parto, qualora il cloasma tenda a non regredire. A quel punto è una buona idea chiedere consiglio al dermatologo di fiducia che sarà in grado di consigliare il trattamento più indicato.
 
 
 
 

Guarda anche