Durante la gravidanza si dovrebbero mangiare
due porzioni di salmone alla settimana: è questo l'esito di una ricerca condotta dal dottor Garcia-Rodriguez dell'Università di Granada. Questa dieta integrata non solo è estremamente benefica per la madre ma anche per il bambino: entrambi ricevono un notevole
apporto di acidi grassi Omega 3. Si tratta di una sostanza nutritiva fondamentale per il
corretto sviluppo del feto ma è anche importante per garantire la salute del bambino durante i primi mesi di vita: continuando ad assumere salmone due volte alla settimana le donne aumentano la concentrazione di acidi grassi Omega 3 nel
latte materno. Quindi durante il primo mese di vita il neonato assume queste sostanze antiossidanti che aiutano anche a ridurre il rischio che possa
sviluppare l'asma nel corso del tempo. Tuttavia è necessario tenere a mente alcune considerazioni: in primo luogo il salmone non deve assolutamente essere affumicato o provenire da acque non controllate. In questo caso potrebbe contenere mercurio, dannoso per la salute sia della madre che del feto. Infine si raccomanda di attenersi alle porzioni consigliate perché abusare del salmone può avere
effetti collaterali, come insegna ogni regola di buona alimentazione. In particolare mangiare troppo spesso questo pesce diminuisce il livello di immunoglobuline A nel latte materno, anticorpi che aiutano a proteggere i neonati dalle infezioni. Secondo uno studio effettuato da alcune università britanniche il
latte materno contiene diversi elementi che contribuiscono all'immunità, tuttavia è bene
attenersi alle dosi consigliate.