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Adolescenza difficile? Dipende dal cervello

 
I genitori sanno bene che i propri figli, una volta entrati nel periodo dell'adolescenza, cambiano repentinamente il proprio modo di fare, diventando all'improvviso introversi, per nulla propensi al dialogo e con la voglia di evadere che li pervade. Tutto ciò rientra nel processo con cui ognuno di noi passa dall'età dell'infanzia a quella che ci porterà poi a diventare adulti. Tuttavia, se da che mondo e mondo tutti hanno attraversato questa fase, oggi c'è anche la scienza a certificare il fatto che durante l'adolescenza il cervello umano subisce forti mutamenti. Uno studio, condotto da dei ricercatori americani, ha infatti messo in luce come il cervello degli adolescenti si comporti diversamente rispetto a quello di chi è ancora bambino e di chi è già adulto. I ricercatori hanno scoperto che nel momento in cui ad un adolescente viene chiesto di fare qualcosa che lui non ha nessuna intenzione di fare o nel momento in cui viene sottoposto ad una ramanzina, le sue aree del cervello "legate alla capacità di ascoltare e a quella di provare empatia" subiscono una sorta di blackout a vantaggio di quelle che mettono in moto reazioni e sensazioni negative. Quindi non c'è da stupirsi se l'atteggiamento più diffuso tra gli adolescenti è quello di prestare scarsa attenzione a quel che dicono i genitori e di isolarsi dal mondo circostante quando vengono sottoposti a qualche critica. Il rimedio? Avere molta pazienza e aspettare pazientemente che passi il periodo dell'adolescenza.
 
 
 
 

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